È l’interazione tra due o più persone che, partendo dal sistema di credenze e valori, il linguaggio e le rappresentazioni del cliente, promuove il cambiamento, ovvero la risoluzione dei problemi ed il superamento del malessere.
Questo metodo non è normativo, non prescrive un comportamento adeguato, non giudica, ma analizza le ragioni personali alla base della condotta o stato mentale riferito, pur nella sua apparente stranezza o devianza. L’obiettivo della terapia consiste nel creare con la persona una teoria alternativa di Sé in grado di spiegare la storia passata, di comprendere le esperienze attuali e di progettare il futuro, ricorrendo a nuove abilità e competenze acquisite sul piano comportamentale e cognitivo. Alla base di questo approccio c’è la stima e la fiducia reciproca, l’accettazione della persona e delle sue narrazioni.
In sintesi, la psicoterapia interattivo-cognitiva è un incontro in grado di ridisegnare di volta in volta, per ogni utente, un percorso sempre nuovo ed originale. Si articola, in modo flessibile, nelle seguenti fasi:
- la valutazione psicologica;
- la contestualizzazione dei comportamenti disfunzionali;
- la definizione delle strategia terapeutiche;
- la conclusione e la verifica dei risultati.
L’utilizzo di tecniche proprie dell’ approccio di terapia breve strategica permette di generare il cambiamento nell’arco di una serie contenuta di incontri.